Oggi intervistiamo Cristoforo Montefusco socio fondatore e Presidente del CdA di Ulixes Capital Partners S.r.l., che condivide con noi la sua visione sulle soluzioni legaltech all’interno del mercato del Venture Capital.
Come si approccia, secondo te, il mercato del Venture Capital al mondo delle legaltech?
Nell’ambito della creazione di un portafoglio di investimenti diversificato è sicuramente molto interessante poter inserire un’operazione d’investimento in ambito legaltech. Questo perché il sentiment generale è che, rispetto ad altri settori, il gap tecnologico da colmare nelle professioni legali sia ancora molto alto e quindi è evidente che esistono ancora buone opportunità di business da cogliere per chi propone innovazione in questo settore.
Descrivici la tua esperienza da Business Angel. Come credi stia cambiando il mondo delle startup?
Rispetto al passato i nuovi imprenditori sono sicuramente più consapevoli che il patrimonio di competenze, esperienze e relazioni apportato dai Business Angels è fondamentale per lo sviluppo iniziale dell’azienda. Questo è particolarmente evidente quando l’idea di business è proposta da super tecnici che non hanno mai gestito un’azienda a 360 gradi. Adesso è molto più frequente vedere i founder di startup beneficiare dei consigli dei Business Angel, manager ed imprenditori di lungo corso.
In qualità di Business Angel hai già avuto di modo di vedere qualche soluzione legaltech che ha suscitato il tuo interesse? Se si, descrivicela.
Ultimamente ho visto una soluzione basata sull’impiego dell’intelligenza artificiale in grado di accelerare il lavoro di ricerca ed analisi preliminare che solitamente viene fatto prima di elaborare un parere o una strategia legale. Questo approccio migliora il flusso di lavoro dello studio legale e consente al professionista di dedicare in proporzione più tempo “qualificato” al cliente con vantaggi per entrambi.
Alla luce della tua esperienza, come valuti la crescente attenzione nei confronti delle start up che si occupano di intelligenza artificiale? Quali sono, a tuo parere, i vantaggi ed i limiti della tecnologia in parola?
L’intelligenza artificiale sarà sempre di più un aiuto prezioso nel velocizzare i processi di analisi e di decisione a basso rischio ed impatto. Nelle applicazioni in cui c’è alto rischio ed impatto sulla vita umana probabilmente è giusto limitare l’impiego di questa promettente tecnologia.
A fronte della tua esperienza, pensi che sia conveniente per una start up che fornisce soluzioni legaltech avvicinarsi ad un acceleratore e/o incubatore che la aiuti a svilupparsi anche tramite un network di professionisti esperti?
Generalmente si. La start-up all’inizio della propria vita non ha sempre tutte le competenze che servono per gestire la nascente azienda. Inoltre, nelle fasi iniziali del progetto c’è bisogno di velocizzare e validare lo sviluppo delle soluzioni attraverso linee guida e suggerimenti che solamente una struttura come un acceleratore e/o incubatore, magari con specializzazione nelle aree di business interessate dalla start-up, è in grado di fornire. Infine, per una start-up è importantissimo poter beneficiare del patrimonio esperienziale e relazionale dei network di professionisti ed aziende collegate agli acceleratori, incubatori, università ed altri centri di competenza/eccellenza.
Secondo te, come si potrebbe sensibilizzare maggiormente il mercato del Venture Capital alle esigenze del settore legale e, di conseguenza, alle nuove soluzioni legaltech?
Non è facile dare una risposta unica. Sicuramente un lavoro approfondito di analisi dei requisiti per il miglioramento dei processi condotto dal mondo accademico, da network di professionisti o associazioni può motivare la nascita di iniziative imprenditoriali tecnologiche meritevoli di attenzione da parte dei Venture Capitalist.
Che cosa significa per te “legaltech”?
Evoluzione di processo in ambito legale attraverso abilitanti tecnologici innovativi.
Secondo te, quali sono i limiti delle soluzioni legaltech oggi? In altri termini, cosa permettono di fare queste soluzioni innovative e cosa no?
Come in tutti gli ambiti tecnologici il limite rimane sempre la capacità di ragionamento, controllo e decisione finale dell’uomo ed il corretto uso della tecnologia.
In ultimo ti chiediamo di fare una previsione: in questo momento nel settore legale e non solo in molti parlano di soluzioni legaltech. Secondo te queste soluzioni possono realmente avere un impatto sui clienti, sul mercato e sul lavoro dei professionisti, o è solo hype? In altri termini, le soluzioni legaltech trasformeranno il lavoro del professionista legale, creeranno dei nuovi settori e/o lavori nell’ambito legale?
Si, credo che le soluzioni legaltech possano migliorare i flussi di lavoro presso gli studi professionali ed in azienda come pure la qualità ed il valore finale del servizio reso al cliente esterno o interno. Mi aspetto inoltre la creazione di nuove figure professionali in ambito aziendale e professionale in grado di fornire servizi a maggior valore attraverso l’impiego di soluzioni legaltech.
Hai qualche riflessione ulteriore che vuoi condividere con noi?
Il legaltech potrebbe in qualche modo allargare la platea dei destinatari della consulenza legale per le attività semplici e routinarie, migliorarla nelle attività più complesse poiché libererebbe i professionisti dallo svolgimento di attività semplici ed a basso valore.
Conosciamo meglio Cristoforo Montefusco
Cristoforo Montefusco si è laureato in Scienze Nautiche presso l’Università Parthenope di Napoli, ha successivamente conseguito il titolo di Dottore di Ricerca in Geo-Informatica presso l’Università di Trieste ed il titolo di Executive Master in Business Administration presso la LUISS Business School di Roma. Ha una vasta esperienza professionale nella organizzazione e gestione del traffico aereo, attività in cui operazioni “safety critical” sono gestite da personale altamente qualificato attraverso l’impiego di tecnologie avanzate.
Dal 1990 ad oggi ha ricoperto diversi incarichi in ENAV S.p.A. in Italia ed all’estero maturando significative esperienze nei seguenti domini: operazioni, ricerca e sviluppo, strategia, sviluppo commerciale, gestione progetti. Ha sempre avuto una forte passione per l’innovazione tecnologica e per le iniziative di “Angel Investing”. Dal 2017 è membro di Italian Angels for Growth, l’associazione di Business Angel più attiva in Italia ed è socio di start-up operanti nei seguenti settori: servizi, energie rinnovabili, intelligenza artificiale, Internet of Things, biotecnologie. Dal 2019 è socio fondatore e Presidente del CdA di Ulixes Capital Partners S.r.l., una holding di partecipazione che effettua investimenti mirati in start-up e PMI innovative italiane tramite veicoli costituiti ad hoc per i target di riferimento selezionati.
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