circular economy

Economia Circolare e Blockchain: la tecnologia al servizio della Green Economy

La tecnologia Blockchain come strumento di validazione e di controllo della tracciabilità al servizio dell’Economia circolare: i vantaggi dell’uso della Blockchain applicati al paradigma dell’efficienza delle risorse, divenendo parte fondamentale dell’Economia Circolare.

Nell’era dell’internet everywhere, la tecnologia sta mutando profondamente il modello di business di aziende, studi legali e amministrazioni.

Certamente una delle sfide più significative che la tecnologia Blockchain si trova ad affrontare nasce dall’uso della Blockchain come piattaforma di transazione; ciò in quanto detta tecnologia è in grado di convalidare una serie di operazioni concernenti transazioni di valore, che ricomprendono – oltre che le transazioni monetarie – transazioni relative a terreni, debiti, proprietà intellettuale e rifiuti. Vediamo come la Blockchain è in grado di offrire un supporto tecnologico agli operatori e agli stakeholders in ossequio ai principi della sostenibilità e dell’economia circolare.

Indice degli argomenti:

•           Blockchain tra veridicità e sicurezza dei dati

•           Economia circolare: il paradigma dell’efficienza delle risorse

•           Blockchain nell’Economia Circolare

Blockchain tra veridicità e sicurezza dei dati

Fra tutte le caratteristiche della blockchain di cui abbiamo già avuto modo di discutere, le più apprezzate sono sicuramente rappresentate dalla veridicità dei dati e dalla sicurezza.

Quanto alla prima, la blockchain garantisce la veridicità dei dati ivi contenuti e consente la loro consultazione ai partecipanti. Esemplificativamente, il partecipante A che intenda comprare un immobile dal partecipante B può verificare se su tale immobile gravi un’ipoteca o altra garanzia, o se questo sia effettivamente di proprietà del venditore, in modo da scongiurare ogni possibile controversia futura.

Quanto alla sicurezza, una volta che una transazione viene certificata e salvata all’interno di uno dei blocchi della catena non può più essere modificata né manomessa. Ogni blocco è infatti composto da un puntatore che lo collega al blocco precedente, un timestamp – ossia una marca temporale che certifica l’orario cui è effettivamente avvenuto l’evento – e i dati della transazione. Questi presidi applicativi garantiscono che ogni elemento della blockchain sia univoco e immutabile: un’eventuale richiesta di modifica del timestamp o del contenuto stesso del blocco andrebbe infatti a modificare anche tutti i blocchi successivi – questo perché il puntatore viene creato in base ai dati presenti nel blocco precedente – scatenando una vera e propria reazione a catena.

Economia circolare: il paradigma dell’efficienza delle risorse

L’Economia circolare è basata sull’efficienza delle risorse e trasforma l’attuale sistema economico, che “crea rifiuti”, in un sistema resiliente più sostenibile che garantisce benessere economico, ambientale e sociale. Questo si realizza attraverso l’eco-innovazione di prodotto, processo e soprattutto di tipo sistemico, coinvolgendo nuovi modelli di gestione delle risorse, di consumo e di business aziendali che tengano di conto orizzonti temporali più estesi del breve termine e vedano la partecipazione di molteplici attori per innescare processi più cooperativi.

            L’Agenzia Europea per l’Ambiente qualifica l’economica circolare come uno degli assi portanti della green economy.

            Tra pochi anni non esisterà più il concetto di rifiuto cosi come lo conosciamo oggi. Tutto verrà riassorbito nel ciclo industriale e nel ciclo naturale, lasciando minimi scarti inutilizzati.

            Che oggi ci sia un atto un profondo cambiamento nella consapevolezza ambientale e nella cultura economica moderna, tradizionalmente consumistica, è del tutto evidente; si intravede quasi una rivoluzione direi. Oggi nuovi modelli di business orientati alla circolarità e alla sostenibilità ambientale, anche se lentamente, a causa di molteplici fattori interni ed esterni alle aziende, stanno prendendo il posto di quelli lineari e di conseguenza anche i prodotti che quotidianamente usiamo e la produzione dei ‘‘rifiuti’’ subiranno un lento ma inesorabile cambiamento, che diventerà sempre più importante ed evidente nei prossimi anni.

Blockchain nell’Economia circolare

La tecnologia Blockchain potrebbe rappresentare la più valida delle soluzioni per la svolta che ci richiede l’Europa.

Una volta riscritto il concetto di rifiuto in termini di materia economicamente preziosa, non si avrà più a che fare con la produzione di rifiuti, ma più probabilmente con la ri-produzione di materia prima; ecco perché diventa importante potere tracciare in modo inequivocabile, quanto più materiale produciamo. Quantificare questa quota di produzione, diventerà quindi un’operazione indispensabile anche per ridefinire le tassa che dovranno sostenere famiglie e le imprese, e che oggi incide molto sui bilanci di entrambe.

L’uso della tecnologia Blockchain, oggi ancora agli inizi nel campo della tracciabilità degli scarti prodotti, diventerà parte fondamentale dell’Economia Circolare. Traducendo catene complesse di custodie in tracce digitali distribuite e immutabili, la blockchain consentirebbe a tutti, produttori, riciclatori e consumatori di affermare con sicurezza la circolarità dei loro prodotti. La blockchain, come strumento che consente la tracciabilità completa di scambi di materiali, può infatti essere utilizzata come sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, fornendo informazioni in tempo reale sui soggetti che gestiscono i rifiuti e loro relative autorizzazioni, sui percorsi e sulle destinazioni dei rifiuti medesimi. Ciò può avvenire a livello regionale e nazionale, ma anche transfrontaliero.

            La tecnologia Blockchain può quindi rendere la gestione dei rifiuti:

•           accessibile in tempo reale e pubblica;

•           trasparente in quanto in grado di rendere disponibili in tempo reale le autorizzazioni dei soggetti gestori, ma anche perché mette a conoscenza della movimentazione dei rifiuti sul territorio;

•           efficiente per la semplificazione della gestione della documentazione;

•           in grado di contrastare smaltimenti illeciti. Si pensi al fenomeno delle ecomafie.

Un valido esempio è quello offerto da OpenLitterMap progetto che premia gli utenti con Littercoin, una moneta virtuale collegata al mondo del trattamento dei rifiuti, per svolgere raccolta, mappatura, elaborazione e produzione di dati geospaziali sui rifiuti abbandonati. Ma come possono essere utilizzati i Littercoin? Ad esempio, un’azienda che apprezza il lavoro svolto dai soggetti produttori di dati potrebbe offrire uno sconto in forma di alcuni Littercoin. Tali aziende potrebbero quindi accumulare Littercoin come strategia di marketing per attirare più clienti attenti alle tematiche ambientali.

 Conclusioni

In conclusione, l’innovazione apportata dalla Blockchain risiede nella immutabilità e nella certezza dei dati, consentendo ai produttori, ai riciclatori e a tutti i soggetti coinvolti nella filiera produttiva nonché ai consumatori di affermare con sicurezza la legalità del processo e la circolarità degli eventuali prodotti derivanti dai rifiuti. Offrire agli operatori del commercio internazionale degli scarti un servizio tecnologico che supporti le loro attività nel rispetto dell’ambiente e della comunità, secondo i principi della sostenibilità e dell’economia circolare, è pertanto il primo passo verso una nuova frontiera tecnologica innovativa.

La tematica della sostenibilità ambientale si è fatta progressivamente spazio nell’agenda di governi, imprese ed operatori economici, sotto la spinta della domanda crescente nel mercato, delle ricerche in ambito scientifico, delle pressioni provenienti da movimenti ambientalisti – spontanei e non –, nonché dalle nuove disposizioni normative provenienti da molteplici livelli di governo.

Photocredits: tratto da eupoliticalreport.eu

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