Regolamento MiCA: Nuovo quadro normativo delle criptovalute per il mercato unico europeo

Lo scorso 20 Aprile 2023, il Parlamento Europeo ha approvato, con 517 voti favorevoli, 18 astensioni e 38 contrari, il Regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets), aggiungendo un importante tassello all’iter legislativo iniziato nel Settembre 2020, che vedrà la sua naturale conclusione dopo la pubblicazione del testo ufficiale entro Giugno 2023 e l’entrata in vigore, venti giorni dopo, a Luglio 2023. I vari player, tuttavia, avranno molti mesi per adeguarsi alla nuova normativa, infatti essa verrà applicata 18 mesi dopo l’entrata in vigore del Regolamento, eccezion fatta per le norme riguardanti le stablecoin, che vedranno la loro applicazione dopo soli 12 mesi, quindi nel primo trimestre del 2024.

Il MiCA è maggiormente orientato verso la regolamentazione delle cripto-attività e delle attività dei provider di servizi, contribuendo a creare un mercato comune europeo giuridicamente certo, in cui le aziende e gli utenti possano sentirsi al sicuro e liberi di muoversi durante le loro attività. L’obiettivo finale è quello di tutelare, tramite maggiore trasparenza e vigilanza, gli investitori da tutti i rischi che nascono fisiologicamente ogniqualvolta un nuovo mercato venga generato dalla nascita di nuove tecnologie. E’ quello che succede anche oggi, con il mercato crypto. Basti pensare a FTX, Celsius Network, Terra e persino l’italiano The Rock Trading, che con i loro fallimenti hanno pesantemente minato la fiducia di consumatori, investitori ed istituzioni nei confronti dell’ecosistema crypto/blockchain.

Il Regolamento si rivolge maggiormente a due gruppi di soggetti:

  • Gli emittenti di token o crypto
  • CASP (Crypto Asset Service Provider, Exchange, gestori e custodi vari)

Per quel che riguarda i token, è necessario fare una distinzione tra asset referenced token (“ART”, token collegati al valore di una moneta avente corso legale, una merce o un’altra cripto-attività), electronic money token, meglio conosciute come stablecoin (cripto-attività utilizzata come mezzo di scambio e collegata, o peggata, ad una moneta fiat avente corso legale in modo tale da poter mantenere un valore stabile) ed infine le utility token (forniscono il permesso ad ottenere un bene o un servizio all’interno della stessa blockchain  che ha emesso il token) alle quali non si applica il Regolamento. Le ART saranno obbligate a rispettare degli obblighi di liquidità ponendo a garanzia parte dei loro fondi nelle riserve, al fine di evitare situazioni analoghe a quelle precedentemente citate in cui l’improvvisa mancanza di liquidità ha segnato il fallimento degli ecosistemi. In aggiunta, chi ha intenzione di emettere un token dovrà pubblicare un white paper in cui descrivere, in maniera trasparente, numerose informazioni, tra cui chi sono i soggetti emittenti, le caratteristiche della cripto-attività, i diritti e gli obblighi legati ad essa, le modalità di conservazione e scambio e la tecnologia sottostante. Eventuali modifiche al white paper dovranno essere comunicate immediatamente al pubblico, che avrà possibilità di recedere. Nel caso di non-conformità della cripto-attività alle predette disposizioni, l’ESMA (European Security and Markets Authority) potrà sospenderne o vietarne l’offerta pubblica e l’ammissione alle piattaforme di scambio.

Secondo il MiCA, l’autorizzazione necessaria per poter offrire le proprie cripto-attività deve essere fornita dalle autorità di controllo di uno Stato membro, o in alternativa dall’ESMA o dall’EBA (European Banking Authority), ed essa sarà valida in tutta l’Unione Europea.

La situazione più critica, tuttavia, riguarda i CASP, che saranno tenuti ad adeguarsi agli obblighi del Regolamento, in maniera trasparente ed orientata alla tutela dei fondi. Per questo motivo sono richieste tutele riguardanti le riserve, che dovranno essere sempre liquide e verificabili dalle autorità; l’adeguamento alle norme antiriciclaggio (AML); trasparenza sulle best practices di gestione degli ordini e delle custodie; sistemi di protezione contro gli abusi di mercato, nel caso di piattaforme di trading.

Restano esclusi dal campo applicativo gli NFTs, gli organi di DeFi e i security tokens (questi ultimi sono prodotti finanziari regolamentati dal Mifid II).

L’approvazione del testo, nella sede del Parlamento Europeo, è stata accolta con grande piacere da parte dei grandi player del mercato, come CZ, CEO di Binance, che ha descritto il Regolamento MiCA come un grande passo avanti per il mercato e che non vede l’ora di adattare il proprio business alla nuova normativa nei prossimi 12-18 mesi. Un altro soggetto che può ritenersi estremamente soddisfatto è il relatore del MiCA, Stefan Berger (PPE, DE), il quale ha affermato come, grazie al nuovo Regolamento, l’UE potrà porsi in prima linea nel mercato crypto globale, fornendo protezione e certezza giuridica ai consumatori, ottenendo un enorme vantaggio su altri mercati esteri come gli USA, dove invece le vicissitudini degli ultimi due anni e le incertezze riguardanti le azioni della SEC hanno messo a dura prova la fiducia di investitori e consumatori. 

autore: Dott. Giuseppe Laddaga

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